lunedì 10 novembre 2014

Il cassettone per il fasciatoio

I mobili-fasciatoio non mi sono mai piaciuti tantissimo, li trovo costosi e poco versatili. Sicuramente sono belli e pratici, ma ve li immaginate nella stanza di un'adolescente, magari amante dell'Heavy Metal?



Così mi sono segnata le misure, l'altezza deve essere tra i 90 e 100 cm e la superficie minima su cui appoggiare il materassino 50 x 80 cm. L'idea era quella di prendere una vecchia cassettiera, di riverniciarla e di appoggiarci il materassino per il cambio pannolino, un po' come questa foto trovata su Pinterest:



Ne avevo trovata una semplicissima con le misure e il prezzo perfetto (45 €) nel negozio TuttoUsato di via Porpora a Torino, ma prima di decidere volevo ancora fare un giro al TuttoUsato di corso Valdocco dove Sandra ha sempre qualche chicca. Infatti ho trovato un cassettone in radica con una forma decisamente più accattivante del solito parallelepipedo. Certo, è costato quasi il triplo, ma è grande il doppio e poi all'estetica non si comanda!
Raccomandazione ai cultori della radica: smettete di leggere questo post ora, non vorrei rischiare di essere gambizzata per quella che considererete sicuramente un'eresia!



In più ho deciso di dare una seconda possibilità ad un vecchio e malridotto pensile a giorno che ho trovato in garage.



Sotto il pensile ho pensato di aggiungere dei ganci ad un'asse di legno, anche questi "compresi" nell'acquisto della casa




Sverniciati e carteggiati i pezzi in legno, ho riverniciato in bianco sia questi che gli appendini e le maniglie.



Dopo aver aggiunto un pannello posteriore al pensile, l'abbiamo appeso con la sua appendice con i ganci ed eccolo l'angolo "pit-stop" di Rachele.


E poi quando tra qualche anno sarò stufa del bianco, se ne potrà cambiare ancora l'estetica, magari con del decoupage o semplicemente con altri colori…



giovedì 23 ottobre 2014

RIECCOMI!

E' trascorso quasi un altro anno dall'ultimo post, ma questa volta la scusa non è la solita pigrizia bensì la mia gravidanza, ormai quasi a termine. Il buon proposito di essere più costante sia nei lavori di ristrutturazione sia nel blog c'era, poi l'istinto di conservazione ha preso il sopravvento: quindi niente più scale o trabattelli senza la supervisione di una seconda persona, anzi, a dire il vero, ho proprio evitato di salirci anche se ero con Raffa.
Tra febbraio e marzo, prima di scoprire di essere incinta, avevo iniziato a stuccare le voragini lasciate dai chiodi e dalle viti usate per il "delizioso" perlinato, poi l'idea di cadere o di sentirmi male in "alta quota" mi ha fatto desistere, spero di finire quel lavoro quando non avrò più questa pancia un po' troppo ingombrante.



                                            



Un altro lavoro iniziato e non finito è quello del caminetto che prevede l'inserimento dell'inserto chiuso, l'incamiciatura della canna fumaria e il makeover della facciata. L'unica cura a cui sono riuscita ancora a pensare è stato il trattamento anti tarlo della trave.
Sicuramente non ce n'era bisogno, ma meglio prevenire che curare!



La trave appena dopo il bagno di antitarlo.


Ed ecco la trave con "la camera a gas".



Se i lavori di ristrutturazione del 2° piano si sono decisamente arenati, abbiamo comunque continuato con le migliorie del 1°, un po' per accogliere come si deve la Creatura e un po' per rendermi sopportabile la casa che con la cucina così piccola e mal organizzata cominciava a starmi davvero stretta e non solo perché la pancia lievitava a vista d'occhio…


ph. Erika Banchio (www.erikabanchio.com)

P.S. La Creatura è una femminuccia e si chiamerà Rachele e questa è un'anticipazione del suo spazio in camera da letto:



L'angolo delle nanne.




Il particolare dei quadretti con i disegni di Miyazaki.




venerdì 13 dicembre 2013

Addobbi natalizi

Da quando seguo Martha Stewart su Pinterest, mi è venuta la fissa di preparare una ghirlanda natalizia da zero.
Ho raccolto alcuni rami di lauro selvatico, che ancora abbonda in giardino. (1)
Li ho privati delle foglie e li ho intrecciati fino ad ottenere un cerchio (non proprio di Giotto!). (2)
Ho ricoperto il cerchio con un lungo festone (3) e ho fissato alcune pigne (raccolte da mia mamma e verniciate di bianco da Laura). (4)


Ho aggiunto qualche pallina argentata e ho appeso la ghirlanda al cancello pedonale del giardino.


Per l'ingresso dal cortile ho fissato un festone con le palline ad incorniciare il portone,



ma soprattutto ho fatto una piccola "magia": forse non tutti sanno che sono dotata di "pollice nero" per cui raramente le piante che acquisto sopravvivono. Non ha fatto eccezione uno dei due pinetti di tuia che avevo comprato quest'estate e già sostituito con un altro qualche settimana dopo, che ha fatto la stessa fine (5), tanto che Raffa mi aveva vietato di sacrificarne altri! Uff! Allora ho comprato una bella bomboletta verde (6) e il piccolo pino farlocco sembra più vero di quello sopravvissuto! (7 e 8)



In casa, invece, un po' più di sobrietà, qualche pallina e un piccolo alberello luminoso.




lunedì 2 dicembre 2013

Black kitchen

La cucina è da sempre l'ambiente principale della casa, un tempo perché era una delle poche stanze calde, adesso perché sempre più spesso è aperta sulla zona giorno, tanto che aziende come Scavolini hanno progettato l'arredamento del living abbinato ad essa.



Rispetto all'idea che avevamo lo scorso anno della nostra futura cucina, abbiamo apportato qualche piccola modifica. Più che altro saranno diversi gli elettrodomestici, o meglio, LA MARCA degli elettrodomestici. Avevo già letto parecchie recensioni negative sull'Ariston su alcuni siti internet, ma poi parlando anche con alcuni rivenditori storici di elettrodomestici di zona (Perrero di Villardora o Fabar di Rosta) abbiamo scoperto che non trattano più quella marca perché totalmente inaffidabile! Quindi opteremo per altro.
Nel frattempo però ci siamo portati avanti comprando qualcosa: il forno e un nuovo rubinetto.



Le altre modifiche sono previste se decideremo di creare una zona giorno completamente aperta: ci saranno un'isola e un bancone snack.
Per quanto riguarda l'isola si pensava di usare un vecchio tavolo quadrato in massello di castagno che un'amica ci ha regalo qualche tempo fa. E' già molto alto e forse non servirà alzarlo ulteriormente, per di più ha un rinforzo a croce che facilmente potrà diventare un piano d'appoggio.


Per il bancone ecco alcune idee da cui ci faremo ispirare:






venerdì 22 novembre 2013

I sogni son desideri di felicità.

Quante volte ho visto "Cenerentola", Principe Azzurro a parte, mi è sempre piaciuta l'idea che con pazienza e caparbietà si riescano a realizzare i propri sogni, altro che "The Secret"! Nel mio caso, spesso sogno come ristrutturare la casa, anche ad occhi aperti...
Credo che fino a quando non decideremo di iniziare i lavori veri, continuerò a cambiare idea sulla futura distribuzione degli ambienti del 2° piano e, di conseguenza, anche quella del 1°.
Chissà quante altre idee mi verranno ancora!?

Partiamo dallo stato attuale:



La prima ipotesi, quando si pensava di avviare i lavori presto, era quella di mantenere più o meno l'attuale divisione, ma con un paio di cambi di destinazione d'uso. Al posto della cucina c'è lo studio (1), la cucina va ad aggiungersi alla zona pranzo (2), mentre l'accesso al disimpegno (4) non è più dalla zona pranzo ma dal soggiorno (3). In bagno (5) al posto della vasca ci sono una coppia di lavandini da appoggio e la lavasciuga all'interno del mobile e al posto dell'enorme lavandino una pratica doccia. In camera (6) poi, eliminato l'armadio a muro, si crea lo spazio anche per una cabina armadio (7).





Col passare del tempo però ci è venuta voglia di creare qualcosa di diverso, di meno banale: zona giorno su tutto il piano.
Partendo sempre dall'ingresso si trova una zona spogliatoio (1).
Abbattendo completamente il bagno si crea così un bel open space. Dallo spogliatoio si accede alla cucina (2) con isola aperta sul living e un bancone per la colazione. Il salotto (3) rimane vicino alla porta-finestra che dà accesso al giardino, dietro al divano si trova la zona pranzo (4). Lo studio (5) illuminato dal velux e il bagno (6) coi servizi separati completano il piano.






martedì 19 novembre 2013

Idee per il caminetto.

Il prossimo lavoro sarà il caminetto.



Visto che era inutilizzato da anni, la prima nostra premura è stata far pulire la canna fumaria. I ragazzi che abbiamo chiamato per il lavoro ci hanno detto che avremmo sicuramente avuto problemi di tiraggio perché la canna fumaria è troppo corta. Nonostante questo, l'anno scorso volevamo organizzare Capodanno da noi, così Raffa ha tentato comunque di accenderlo, ma con pessimi risultati: in casa c'era una puzza di legna terrificante e abbiamo messo a lavare tutto ciò che avevamo addosso!



Alla fine abbiamo festeggiato l'anno nuovo in Piazza San Carlo…



Avevamo già una mezza idea di mettere un inserto ventilato (più che altro perché ci sembrava una soluzione più pulita), ma dopo la "sentenza" degli spazzacamini e dopo la prova è di certo una scelta obbligata!



Altra mossa sarà verniciare di bianco i mattoni e rimuovere la superficie ruvida rendendola liscia e tinteggiandola dello stesso colore della stanza (forse color sabbia) come in queste foto:






mercoledì 13 novembre 2013

Una riverniciata veloce.

Un lavoretto relativamente facile e veloce è stata la riverniciatura dei due lampioncini in ferro battuto e quella del cancello pedonale. Ne avevano proprio bisogno: i lampioncini erano mezzi scrostati, un po' troppo arrugginiti e con qualche vetro rotto.






Il cancello invece era di un marrone imbarazzante! Un vero orrore!



Dopo aver tolto la vernice scrostata con una leggera carteggiata, come nel caso del parapetto del balcone, ho dato una mano di antiruggine e una seconda di vernice color nero grafite effetto micaceo a grana grossa. Mentre per l'interno dei lampioncini ho usato il bianco.
Per la sostituzione dei vetri inizialmente avevamo pensato di farceli preparare da un vetraio, ma dopo un preventivo esagerato (con quella cifra li avremmo potuti comprare nuovi), abbiamo preso una semplice lastra di plexiglass opalino da tagliare a misura con il seghetto alternativo.



E voilà:





Lungo i percorsi principali del giardino c'erano 5 pali senza lampade con fondi di bottiglie di plastica in cima per proteggere i cavi elettrici. Ne abbiamo sostituiti 3 ai quali abbiamo anche aggiunto i sensori di prossimità.



Sugli altri due installeremo una telecamera per la video-sorveglianza e una presa di corrente che risulta sempre comoda.